
Questa l'intenzione alla base della volontà del PD di presentare "una proposta a tutte le forze di opposizione" che possa avere "anche un profilo elettorale" manifestata dal segretario nazionale in un'intervista a Repubblica. "Ma le sue parole - ha specificato il segretario del PD bolognese - non contraddicono il percorso delle primarie a Bologna". Sul "patto repubblicano" prospettato da Bersani s'è espresso, favorevolmente, anche il presidente del Gruppo in Provincia Caliandro
La dichiarazione di Raffaele Donini, segretario del Partito Democratico di Bologna:
"L'iniziativa del segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani, ha il merito di rendere il Partito Democratico protagonista nella costruzione di una nuova fase politica che impegni tutte le forze di opposizione a rendere possibile, attorno ad un progetto di cambiamento del Paese, l'alternativa a Berlusconi.
Occorre definire insieme a tutti gli interlocutori politici che abbiano a cuore il futuro dell'Italia le idee e le proposte per il rilancio economico e la coesione sociale del nostro Paese e per l'affermazione dei principi costituzionali di legalità, democrazia e dignità delle istituzioni, così umiliate dalla stagione di governo berlusconiano.
Le parole del segretario nazionale non contraddicono in alcun modo il percorso che abbiamo deciso insieme alla coalizione del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco della nostra città. Le elezioni primarie del centro sinistra a Bologna si terranno, come indicato dalla coalizione, domenica 23 gennaio 2011 e in quella consultazione popolare e democratica i cittadini elettori che si riconoscono nel centro sinistra sceglieranno direttamente con il loro voto il nostro candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative a Bologna".
Occorre definire insieme a tutti gli interlocutori politici che abbiano a cuore il futuro dell'Italia le idee e le proposte per il rilancio economico e la coesione sociale del nostro Paese e per l'affermazione dei principi costituzionali di legalità, democrazia e dignità delle istituzioni, così umiliate dalla stagione di governo berlusconiano.
Le parole del segretario nazionale non contraddicono in alcun modo il percorso che abbiamo deciso insieme alla coalizione del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco della nostra città. Le elezioni primarie del centro sinistra a Bologna si terranno, come indicato dalla coalizione, domenica 23 gennaio 2011 e in quella consultazione popolare e democratica i cittadini elettori che si riconoscono nel centro sinistra sceglieranno direttamente con il loro voto il nostro candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative a Bologna".
La dichiarazione di Stefano Caliandro, presidente del Gruppo PD nel Consiglio provinciale di Bologna:
"L'Italia è un Paese afflitto dalla sciatteria morale e politica che il governo Berlusconi ha offerto a milioni di cittadini. Per questo motivo trovo assolutamente condivisibile la coraggiosa proposta di Pier Luigi Bersani di andare oltre il nostro recinto elettorale. La crisi politica in cui siamo precipitati è tale che o si ha il coraggio di mettersi tutti in discussione oppure dovremo rassegnarci a convivere con le nostre paure.
Aprire una fase fondativa vuol dire avere a cuore la crescita economica del nostro Paese e promuovere una reale cultura della legalità. Per fare questo, però, bisogna ripensare alle scelte strategiche che fino ad oggi hanno condannato la parte sana del Paese a soccombere rispetto all'arroganza del potere berlusconiano. Non possiamo più nasconderci. Tutti noi abbiamo il dovere morale di mettere in campo una nuova stagione repubblicana che allarghi le alleanze politico-programmatiche a tutta la società, UDC e FLI comprese. Ripartire dal centrosinistra non basta in una fase d'emergenza democratica come quella attuale.
Nel Consiglio provinciale di Bologna si è avviata ormai da molti mesi una proficua collaborazione tra le forze di centrosinistra (PD, IDV, FDS) che sostengono la giunta Draghetti e i rappresentanti di FLI e UDC. Nel pieno rispetto dei ruoli che ci contraddistinguono, devo segnalare una forte crescita del senso di responsabilità amministrativa delle energie più sincere che animano l'opposizione. Il bene comune e il dovere di amministrare nell'interesse dei cittadini vengono prima delle schermaglie di partito.
Ci sono tutte le condizioni per tenere salda l'alleanza del centrosinistra e lavorare per aprire una strada nuova per il nostro Paese, attraverso l'incontro di tutte le forze politiche e sociali che si oppongono al berlusconismo".
Aprire una fase fondativa vuol dire avere a cuore la crescita economica del nostro Paese e promuovere una reale cultura della legalità. Per fare questo, però, bisogna ripensare alle scelte strategiche che fino ad oggi hanno condannato la parte sana del Paese a soccombere rispetto all'arroganza del potere berlusconiano. Non possiamo più nasconderci. Tutti noi abbiamo il dovere morale di mettere in campo una nuova stagione repubblicana che allarghi le alleanze politico-programmatiche a tutta la società, UDC e FLI comprese. Ripartire dal centrosinistra non basta in una fase d'emergenza democratica come quella attuale.
Nel Consiglio provinciale di Bologna si è avviata ormai da molti mesi una proficua collaborazione tra le forze di centrosinistra (PD, IDV, FDS) che sostengono la giunta Draghetti e i rappresentanti di FLI e UDC. Nel pieno rispetto dei ruoli che ci contraddistinguono, devo segnalare una forte crescita del senso di responsabilità amministrativa delle energie più sincere che animano l'opposizione. Il bene comune e il dovere di amministrare nell'interesse dei cittadini vengono prima delle schermaglie di partito.
Ci sono tutte le condizioni per tenere salda l'alleanza del centrosinistra e lavorare per aprire una strada nuova per il nostro Paese, attraverso l'incontro di tutte le forze politiche e sociali che si oppongono al berlusconismo".