sabato 19 febbraio 2011

Il circolo Andrea Costa al banchetto per chiedere le dimissioni di Berlusconi

Nella giornata di sabato 19 febbraio siamo stati in via Andrea Costa 154 (Ufficio postale Coop Stadio), e in Via Saragozza 83 (Panificio Neri) a raccogliere le firme per la petizione Berlusconi dimettiti.

Abbiamo chiesto ai passanti di firmare la petizione, molti si sono fermati, hanno firmato mostrando una profonda delusione per l'operato di Silvio Berlusconi ed una voglia di cambiamento.

Nei prossimi giorni continueremo a tenere banchetti e distribuire volantini per le strade del nostro quartiere, e a raccogliere firme per chiedere le dimissioni del nostro presidente del consiglio.


martedì 15 febbraio 2011

Calendario dei nostri banchetti

Ecco date e orari in cui saremo presenti con i nostri banchetti per raccogliere firme a sostegno dell'iniziativa "Berlusconi dimettiti"


GIORNO
LUOGHI
ORARIO
19/02/2011
VIA SARAGOZZA N.83
10,30-12,30
19/02/2011
UFFICIO POSTALE COOP VIA A. COSTA 154
10,30-13,00
23/02/2011
VIA XXI APRILEANG. VIA DEL PARTIGIANO
15,30-17,30
26/02/2011
UFFICO POSTALE VIA A. COSTA N. 71/B
10,30-13,00
26/02/2011
VIA DE COUBERTIN LATO BAR BILLI
10,30-13,00
05/03/2011
PIAZZA PACE FRONTE CIVICO 11
10,30-13,00
06/03/2011
VIA DE COUBERTIN LATO BAR BILLI
10,30-12,30
10/03/2011
SCUOLE BOMBICCI VIA TURATI
12,00-13,00
13/03/2011
VIA IRMA BANDIERA FRONTE CIVICO 1/5
10,30-13,00
19/03/2011
UFFICO POSTALE VIA A. COSTA N. 71/B
10,30-13,00



lunedì 14 febbraio 2011

In piazza per difendere valore e dignità delle donne


Domenica 13 febbraio le Democratiche e i Democratici di Bologna sono scesi in piazza per manifestare contro la rappresentazione triviale e sessista, a partire da quella data dal Presidente del Consiglio, di milioni di donne. Donini: "promuoviamo una cultura diversa perché i nostri figli domani possano riconoscersi in una società moderna e giusta"
Le dichiarazioni della vigilia:
Rossella Lama (coordinatrice delle Democratiche bolognesi): "Il Coordinamento donne del PD di Bologna aderisce alla mobilitazione nazionale 'Se non ora quando?', che si svolgerà domenica 13 febbraio, perché ne condivide l'impianto, i contenuti di denuncia e riaffermazione della dignità delle donne e la finalità di aprire un dialogo con tutte le forze, organizzate e non, che chiedono a gran voce le dimissioni di Berlusconi.
Le donne del PD di Bologna intendono contribuire al successo della manifestazione cittadina che si terrà domenica nel rispetto delle regole che il comitato organizzatore si è dato. Saremo presenti con iscritte, elettrici, simpatizzanti, elette, amministratrici e parlamentari di tutta la provincia dietro lo striscione 'Vogliamo un paese per donne' e invitiamo alla partecipazione tutta la cittadinanza".
Raffaele Donini (segretario del PD di Bologna): "Esprimo forte sintonia con le ragioni che sono alla base della grande manifestazione 'Se non ora, quando?', l'iniziativa che in tutta Italia porterà in piazza la protesta a difesa della dignità delle donne. Il Partito Democratico di Bologna sarà presente, assieme a molte democratiche e a tanti cittadini, per difendere il valore e la dignità di milioni di donne che ogni giorno nel nostro Paese sono impegnate nella famiglia, nel lavoro, nella vita pubblica, per la costruzione di una società libera, democratica, civile. Sono grato a tutte coloro che hanno promosso questa iniziativa per far sentire la voce di chi non accetta di vedere ogni giorno una rappresentazione delle donne triviale e sessista.
Il Partito Democratico promuove una cultura diversa, per cui la parità fra i generi parte innanzitutto dal riconoscimento del valore delle differenze e dal rispetto reciproco. La cultura della mercificazione del corpo femminile, che il centrodestra con il suo leader ha diffuso nel nostro Paese, va denunciata e combattuta con determinazione, perché i nostri figli - femmine e maschi - domani possano scegliere liberamente il proprio futuro e riconoscersi in una società moderna e giusta. È per questo che invito non solo le donne ma anche gli uomini, simpatizzanti ed elettori del PD, ad essere presenti alla manifestazione di domenica".
Le donne dei partiti della coalizione di centro sinistra (Federazione della Sinistra, IDV, PD, SEL e Verdi per la Costituente Ecologista): "Abbiamo aderito alla mobilitazione nazionale 'Se non ora, quando?' e deciso di essere in piazza domenica 13 febbraio anche a Bologna, insieme agli uomini.
La nostra presenza non sarà evidenziata dalle bandiere, ma ci saremo per esprimere l'impegno politico che da sempre ci contraddistingue nel campo del rispetto verso tutti i cittadini e nei confronti delle istituzioni.
La politica delle donne deve essere peculiare del loro carattere, lo specchio della loro azione, e perciò solidale, gentile, franca, generosa. Capace di tenere conto della diversità delle donne. In questo momento di grande fermento vogliamo parlare di cultura, di rispetto delle relazioni tra i sessi e contro la mercificazione del corpo, vogliamo parlare di welfare per le donne, di diritti nel mondo del lavoro, di istruzione, di politiche di inclusione e coesione sociale.
Vogliamo anche esprimere, oggi, il nostro dissenso ad un modello culturale, sempre più imperante nel nostro paese, che vede la figura femminile sempre più mercificata, figlio di una visione sessista ed involuta in cui noi donne non possiamo e non vogliamo riconoscerci.
Le donne dei partiti hanno il compito di analizzare le condizioni effettive delle donne di oggi e costruire una società che dia eguali strumenti ed eguali opportunità, ma che non sia indifferente alle prerogative femminili".

"Fagli vedere chi ami. L'Italia che vogliamo riconosce ogni amore"


È la campagna che il PD bolognese promuove in occasione della festa degli innamorati insieme all'associazione 3D e ai Giovani Democratici. Manifesti, cartoline, volantinaggi davanti alle scuole e alle università dell'Emilia-Romagna. E, nel giorno di S. Valentino, un banchetto in piazza Re Enzo a Bologna (a cui si sono recati il segretario Raffaele Donini, il capogruppo in Provincia Stefano Caliandro e il consigliere regionale Antonio Mumolo)
Quella presentata venerdì 11 febbraio al bar 'La Linea' di Bologna è la prima campagna di sensibilizzazione del 2011. Ne seguiranno altre, promette Carlo Santacroce, presidente di 3D, che rivolge un invito "a fare tutti la propria parte": la politica e le coppie omosessuali. "La speranza è che gli omosessuali abbiano maggiore visibilità, perché oggi sono ridotti a una macchietta" rileva: "la nostra concezione di società è diversa e la vogliamo costruire con il PD di Bologna e i Giovani democratici".
Daniela Vannini, responsabile Diritti dei Democratici bolognesi, spiega che la campagna "vuole invitare le coppie omosessuali a mostrare con coraggio il proprio amore" e allo stesso tempo "sensibilizzare l'opinione pubblica". Il PD è per "una società inclusiva e per un'etica pubblica fondata sul valore della persona, per l'esercizio pieno dei diritti di cittadinanza e per la laicità". Tutti principi ribaditi anche nel programma del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative.
Alberto Aitini, segretario dei Giovani Democratici di Bologna, ammette che "ancora oggi a scuola, all'università e sul lavoro le discriminazioni ci sono" e i giovani gay "hanno paura di dirlo agli amici e in famiglia"; questa campagna li invita quindi "a farsi vedere nella quotidianità".
"Fagli vedere chi ami": il comunicato stampa dell'associazione 3D-Democratici per Pari Diritti e Dignità di lesbiche, gay, bisessuali e trans
Il testo completo della dichiarazione della responsabile Diritti civili e Diritti di cittadinanza del PD di Bologna Daniela Vannini:
"Il Partito Democratico di Bologna ha deciso di promuovere, insieme all'Associazione 3D e ai Giovani Democratici dell'Emilia-Romagna, una campagna di visibilità delle coppie omosessuali in occasione della ricorrenza di San Valentino; una campagna dal titolo 'Fagli vedere chi ami. L'Italia che vogliamo riconosce ogni amore'.
Da domani (sabato 12 febbraio, n.d.r.) i manifesti saranno affissi nella città di Bologna, nei circoli del PD e in altre città della regione; lunedì 14 febbraio saremo in piazza Re Enzo, dalle ore 11 alle ore 17, per presentare la campagna e distribuire il materiale.
Il senso dell'iniziativa è quello di invitare le coppie omosessuali a mostrare con coraggio il proprio amore; ritengo sia giusto che ciascuno si senta libero di non nascondere e di vivere con serenità la propria vita di relazione.
Il PD di Bologna promuove con convinzione questa campagna perché crediamo in una società inclusiva, aperta al confronto delle differenze, che riconosca e rispetti ogni amore.
Crediamo fermamente che sia necessario costruire una nuova etica pubblica fondata sul valore della persona, sui principi costituzionali di uguaglianza e di contrasto alle discriminazioni (e tra queste le discriminazioni per orientamento sessuale), sull'esercizio pieno dei diritti di cittadinanza di ogni persona, sul principio di laicità.
Anche a livello amministrativo, la laicità delle decisioni deve essere la cornice in cui garantire, all'interno dei principi costituzionali, la pluralità di valori e stili di vita, assicurando su un piano di uguaglianza la convivenza fra tutti i cittadini.
Questi sono due importanti principi presenti nelle linee programmatiche del centrosinistra per le prossime amministrative, documento nel quale abbiamo espresso la volontà di rafforzare l'impegno di Bologna nella Rete degli enti locali contro le discriminazioni verso lesbiche, gay, bisessuali e transgender e di riattivare e valorizzare l'Ufficio per le Politiche delle Differenze con il Servizio Lgbt.
Il confronto e la ricerca di una sintesi sui diritti civili e sulle tematiche eticamente sensibili sono, non solo all'interno del PD, particolarmente faticosi ed impegnativi.
L'Assemblea nazionale del Partito Democratico, che si è riunita il 4-5 febbraio scorsi a Roma, ha avviato i lavori di una commissione che predisporrà il contributo sui diritti civili e il testamento biologico da inserire nel Manifesto per l'Italia, e questo impegno, assunto personalmente dal segretario Bersani, è estremamente positivo.
Il PD è un partito laico e sono convinta debba diventare ed essere riconosciuto dai cittadini come il Partito dei Diritti; questa è la ragione per cui non possiamo non avere una chiara posizione anche su queste tematiche.
Il PD di Bologna ha sempre avuto particolare attenzione e dimostrato sensibilità per i diritti civili e per le tematiche eticamente sensibili; la collaborazione che esiste da anni con l'Associazione 3D, così come l'istituzione del Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento da parte del Comune di Bologna e di numerosi altri Comuni del nostro territorio, ne è una dimostrazione.
A Bologna stiamo lavorando in stretta collaborazione con il Dipartimento Diritti Civili del PD presieduto da Ettore Martinelli e intendiamo dare un contributo importante alla discussione nazionale su questi temi.
Colgo l'occasione della presentazione di questa campagna per ringraziare l'Associazione 3D, che svolge un lavoro assolutamente prezioso, in particolare a Bologna, e i Giovani Democratici, che non esitano mai a farsi promotori di battaglie importanti e politicamente impegnative".

mercoledì 9 febbraio 2011

10 febbraio: in piazza a Bologna per chiedere le dimissioni di Berlusconi


Dal 10 febbraio, e fino alle dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio, piazza Nettuno ospiterà, tutti i giovedì, un presidio per dire basta all'attuale Governo e chiedere al Paese di voltare pagina. Il PD di Bologna aderisce anche in questa occasione e invita i propri iscritti e simpatizzanti a partecipare: l'appuntamento sotto il "Gigante" è dalle 18 alle 19.30
L'iniziativa di giovedì 10 sarà il preludio alla grande mobilitazione nazionale delle donne che si terrà, anche nel capoluogo emiliano-romagnolo (piazza XX settembre, ore 14.30), domenica 13 febbraio.
Al presidio proseguirà inoltre la raccolta di firme promossa dal Partito Democratico per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio.
Agli appuntamenti del giovedì in piazza Nettuno - promossi dal PD di Bologna insieme ad altri partiti, a sindacati, associazioni e singoli cittadini - ognuno potrà intervenire con cartelli, manifesti o altri oggetti volti a rendere pubblico il desiderio diffuso di dare parola ad un'altra Italia.
Giovedì 10 febbraio il Partito Democratico invita i cittadini a portare in piazza un lumino di cera colorato (o una candela) da accendere ai piedi del Sacrario dei Caduti della Resistenza.

martedì 8 febbraio 2011

FOCUS DEMOCRATICO - newsletter del PD di Bologna - numero 45


Al via la campagna elettorale di Virginio Merola, vincitore delle Primarie del centro sinistra. Bilancio del voto, iniziative, primi punti del programma di governo della città: ce ne parla lo stesso candidato sindaco in una lunga intervista
Il 13 febbraio, nelle piazze italiane, si terrà una manifestazione a difesa della dignità femminile e per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio: a Bologna l'appuntamento è in piazza XX settembre.
Più di un milione, intanto, le firme già raccolte con la campagna 'Berlusconi dimettiti', sull'importanza della quale si sofferma la responsabile Organizzazione del PD di Bologna Simona Lembi.
E mentre la scrittrice Grazia Verasani ritiene che "l'insulto alle nostre intelligenze" di cittadini debba essere "arginato con ogni mezzo a disposizione", Rossella Lama sottolinea il contributo bolognese a quella Conferenza delle donne Democratiche chiamata a costruire una politica diversa da quella messa in atto, quotidianamente, dal Governo.

lunedì 7 febbraio 2011

Un network nazionale di dialogo e azione fra impresa, politica e PA


Oggi 7 febbraio è stata presentata Impresa Democratica, associazione di imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti che intendono contribuire allo sviluppo di un pensiero riformista. L'ambizione, come ha spiegato il responsabile Tommasso Guerini, è quella di rilanciare il dialogo col ceto produttivo e creare una rete di confronto e iniziativa fra impresa, lavoro, politica e Pubblica Amministrazione
 
Un grande network nazionale dell’impresa da mettere in rete con la politica e l’amministrazione pubblica per fare di Bologna la città simbolo di un nuovo confronto con il mondo delle PMI, dell’artigianato, del commercio e delle professioni. Politicamente, un laboratorio culturale capace di allargare l’orizzonte sociale di riferimento del Partito democratico trovando una sintesi fra impresa e lavoro che sia da modello per tutta l’area riformista italiana. Ecco l’ambizione di Impresa Democratica, la nuova associazione contigua al PD di imprenditori, professionisti e intellettuali presentata oggi in conferenza stampa dal responsabile, Tommaso Guerini, dal sen. Gian Carlo Sangalli e dal segretario del PD di Bologna, Raffaele Donini. E tra un mese è in programma l’insediamento del Comitato Promotore nell’ambito di un convegno - già 150 gli interlocutori singoli coinvolti nel progetto - in cui ID lancerà le prime proposte concrete a disposizione del candidato a sindaco Virginio Merola e del suo programma di governo.
“E’ un altro dei passaggi qualificanti del mio mandato – sottolinea Donini in apertura dell’incontro – parte del progetto espansivo del partito nella comunità, in questo caso rivolto alla valorizzazione e competitività delle imprese del nostro territorio”. L’obiettivo dell’associazione, spiega Guerini, è di “rinnovare l’attenzione verso il ceto medio produttivo, nerbo del nostro territorio, con cui negli ultimi tempi il dialogo si è interrotto. Noi vogliamo riaprirlo”. Il progetto parte da Bologna per allargarsi a tutto il Paese. Sotto le Due Torri, osserva Sangalli, c’è un’impresa ogni dieci abitanti e l’85% di queste aderisce a qualche realtà associativa: “per queste sue caratteristiche di partecipazione e democrazia – garantisce il senatore – Bologna è una città-simbolo” per avviare questo percorso di innovazione e sperimentazione, ma non con una “contemplazione malinconica del passato”, ma con una nuova identità. Concretamente, Bologna può diventare “la prima città metropolitana” in Italia che assume le indicazioni europee a favore delle piccole e medie realtà imprenditoriali. Si tratta dello ‘Small Business Act’ (SBA), un atto con cui l’Unione Europea intende favorire l’assunzione di politiche, orientamenti e comportamenti degli Stati tendenti a favorire la crescita delle PMI (vedi allegato), dalla semplificazione, alla capitalizzazione, alla normativa in tema di appalti pubblici. Giovani, precarietà, nuove tecnologie in un contesto istituzionale e amministrativo recettivo e dialogante: questi i temi che per Sangalli devono stare al centro nelle politiche del PD, un partito che ancora “non ha fatto tutti i conti” con i nodi che legano impresa e lavoro. Riflessioni, conclude il senatore, che Impresa Democratica promuoverà e di cui “abbiamo bisogno come un di un ricostituente”.
 

venerdì 4 febbraio 2011

Una firma per mandare a casa Berlusconi e il governo della destra


10 milioni di firme: questo l'obiettivo a cui punta la campagna "Berlusconi dimettiti", partita a Parma il 22 gennaio con la Conferenza delle Donne PD dell'Emilia-Romagna e realizzata grazie al contributo di centinaia di militanti del Partito, che hanno allestito banchetti e gazebo e dato vita alle diverse iniziative di piazza organizzate in tutto il Paese. Il 13 febbraio è inoltre prevista una mobilitazione nazionale delle donne, che a Bologna sarà "introdotta", il 7 febbraio, da un'iniziativa promossa dalle parlamentari PD
"Ogni firma un segno di dignità. Ogni tratto di penna la dimostrazione che c'è un'Italia che lavora e che resiste", queste le parole di Simona Lembi sulla campagna di raccolta firme. "Il Partito Democratico - prosegue la responsabile Organizzazione del PD bolognese - dà forza e gambe all'indignazione di tutti gli italiani per i quali la misura è ormai colma. In ballo non c'è la privacy di questo o quell'altro potente. Sul tavolo c'è l'onore dell'Italia, la sicurezza nazionale e la dignità delle donne. Quello che sta accadendo in questi giorni è il momento più basso della nostra Storia Patria.
Ricapitoliamo: il capo del Governo è indagato per sfruttamento della prostituzione minorile, per aver promesso denaro a ragazze minorenni in merito a (per ora solo presunti) rapporti sessuali a pagamento. Questo, in Italia, è un reato. E un reato è tale sia che sia perpetuato in camera da letto sia che avvenga in un giardinetto pubblico. Avuta notizia di reato, la magistratura ha chiesto di indagare. Ha applicato le leggi che si applicherebbero a qualunque cittadino e, come ha ben ricordato il Presidente Napolitano, ogni cittadino ha, nel processo, il giusto momento per difendersi e vedere riconosciuta la verità. Berlusconi ha ribadito che non si farà interrogare dai magistrati.
È arrivato il momento di una risposta forte, ancora più decisa e radicale di quanto avvenuto fino ad ora, perché la situazione è precipitata. Quindi partecipiamo in tanti alle manifestazioni e ai presìdi promossi in questi giorni in città.
Mandiamo a casa Berlusconi. Per noi, l'Italia è un'altra cosa".
È possibile firmare l'appello:


Lunedì 7 febbraio, a Bologna, si svolgerà l'iniziativa "Diamo voce all'altro volto dell'Italia", promossa dalla senatrice Rita Ghedini e dalle deputate Donata Lenzi e Sandra Zampa. Dalle 15 alle 18 davanti al Bar La Linea di Piazza Re Enzo verranno letti brevi testi che richiamino i temi della democrazia, dell'etica, della legalità e dei valori costituzionali.
Per partecipare - leggendo il brano che ognuno intenda proporre alla riflessione comune - è necessario iscriversi all'indirizzoletturacontinua@gmail.com indicando nome, cognome, indirizzo di posta elettronica, eventuale numero di cellulare e il testo scelto. Il tempo della lettura sarà di tre minuti.
A margine dell'iniziativa sarà possibile firmare l'appello "Berlusconi dimettiti".
"Care amiche e cari amici - hanno dichiarato le tre parlamentari - diamo voce alla nostra indignazione. L'immagine dell'Italia nel mondo è quotidianamente ferita da atti e comportamenti che non risparmiano né le nostre Istituzioni democratiche, né i valori costituzionali, né i sentimenti di un intero popolo. E' tempo che Berlusconi prenda atto che la maggioranza degli italiani non è come lui, non la pensa come lui e non si sente rappresentata da lui".
Domenica 13 febbraio appuntamento in tutte le città d'Italia per una grande manifestazione delle donne - ovviamente aperta anche agli uomini - in difesa della loro dignità e per invocare le dimissioni del presidente del Consiglio. La parola d'ordine è "se non ora, quando?", a dire che è tempo di ribellarsi allo svilimento pubblico della figura femminile che viene consumato ogni giorno, nelle televisioni e sui giornali.

ATC Bologna. "Aumenti causati da tagli Governo. Ma si poteva fare meglio"

I recenti aumenti delle tariffe del trasporto pubblico locale - ha osservato il responsabile Urbanistica, Territorio e Mobilità del PD di Bologna Natali - sono motivati essenzialmente dai pesanti tagli imposti alle Regioni dal governo Berlusconi: questo non va mai dimenticato. Così come va ricordato il blocco per parecchi anni del costo del biglietto e la positiva gestione, sotto il profilo economico, di ATC"
"Detto ciò - ha aggiunto Paolo Natali - ritengo che sia mancata un'adeguata e diffusa informazione e comunicazione preventiva, volta a rendere pienamente consapevole la cittadinanza, cifre alla mano, delle condizioni del bilancio di previsione 2011 dell'azienda, che hanno reso indispensabile la manovra, e dei criteri con i quali si è deciso di distribuire gli aumenti tra i diversi titoli di viaggio, criteri che non possono rispondere a mere esigenze di carattere contabile, ma che dovrebbero evitare il più possibile di penalizzare o di allontanare gli utenti abituali del servizio.
Tale informazione, sempre necessaria, lo è tanto più in un momento, come quello attuale, nel quale ai cittadini vengono chiesti da ogni parte gravosi sacrifici.
Sarebbe stato altresì auspicabile che gli aumenti tariffari potessero avere qualche contropartita (essa pure da esplicitare) in termini di miglioramento del servizio e di agevolazioni tariffarie a particolari categorie (famiglie numerose, durata di validità del biglietto, giornate di blocco della circolazione ecc...).
Inoltre, in tema di abusivismo, che rappresenta forse la principale ragione della protesta dei cittadini paganti, a fronte degli aumenti tariffari, credo che l'azienda possa e debba documentare l'entità reale del fenomeno, oltre ad assumere tutti i provvedimenti utili a ridurre al minimo l'entità di questo deprecabile comportamento.
Penso che in questa circostanza di particolare criticità si potesse fare di più e meglio per consolidare e non indebolire l'attaccamento dei bolognesi ad un'azienda che rappresenta un importante patrimonio per la vita della nostra città: insomma, anche in questa circostanza ci è mancata la buona politica”.