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Oggi 7 febbraio è stata presentata Impresa Democratica, associazione di imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti che intendono contribuire allo sviluppo di un pensiero riformista. L'ambizione, come ha spiegato il responsabile Tommasso Guerini, è quella di rilanciare il dialogo col ceto produttivo e creare una rete di confronto e iniziativa fra impresa, lavoro, politica e Pubblica Amministrazione
Un grande network nazionale dell’impresa da mettere in rete con la politica e l’amministrazione pubblica per fare di Bologna la città simbolo di un nuovo confronto con il mondo delle PMI, dell’artigianato, del commercio e delle professioni. Politicamente, un laboratorio culturale capace di allargare l’orizzonte sociale di riferimento del Partito democratico trovando una sintesi fra impresa e lavoro che sia da modello per tutta l’area riformista italiana. Ecco l’ambizione di Impresa Democratica, la nuova associazione contigua al PD di imprenditori, professionisti e intellettuali presentata oggi in conferenza stampa dal responsabile, Tommaso Guerini, dal sen. Gian Carlo Sangalli e dal segretario del PD di Bologna, Raffaele Donini. E tra un mese è in programma l’insediamento del Comitato Promotore nell’ambito di un convegno - già 150 gli interlocutori singoli coinvolti nel progetto - in cui ID lancerà le prime proposte concrete a disposizione del candidato a sindaco Virginio Merola e del suo programma di governo.
“E’ un altro dei passaggi qualificanti del mio mandato – sottolinea Donini in apertura dell’incontro – parte del progetto espansivo del partito nella comunità, in questo caso rivolto alla valorizzazione e competitività delle imprese del nostro territorio”. L’obiettivo dell’associazione, spiega Guerini, è di “rinnovare l’attenzione verso il ceto medio produttivo, nerbo del nostro territorio, con cui negli ultimi tempi il dialogo si è interrotto. Noi vogliamo riaprirlo”. Il progetto parte da Bologna per allargarsi a tutto il Paese. Sotto le Due Torri, osserva Sangalli, c’è un’impresa ogni dieci abitanti e l’85% di queste aderisce a qualche realtà associativa: “per queste sue caratteristiche di partecipazione e democrazia – garantisce il senatore – Bologna è una città-simbolo” per avviare questo percorso di innovazione e sperimentazione, ma non con una “contemplazione malinconica del passato”, ma con una nuova identità. Concretamente, Bologna può diventare “la prima città metropolitana” in Italia che assume le indicazioni europee a favore delle piccole e medie realtà imprenditoriali. Si tratta dello ‘Small Business Act’ (SBA), un atto con cui l’Unione Europea intende favorire l’assunzione di politiche, orientamenti e comportamenti degli Stati tendenti a favorire la crescita delle PMI (vedi allegato), dalla semplificazione, alla capitalizzazione, alla normativa in tema di appalti pubblici. Giovani, precarietà, nuove tecnologie in un contesto istituzionale e amministrativo recettivo e dialogante: questi i temi che per Sangalli devono stare al centro nelle politiche del PD, un partito che ancora “non ha fatto tutti i conti” con i nodi che legano impresa e lavoro. Riflessioni, conclude il senatore, che Impresa Democratica promuoverà e di cui “abbiamo bisogno come un di un ricostituente”.
“E’ un altro dei passaggi qualificanti del mio mandato – sottolinea Donini in apertura dell’incontro – parte del progetto espansivo del partito nella comunità, in questo caso rivolto alla valorizzazione e competitività delle imprese del nostro territorio”. L’obiettivo dell’associazione, spiega Guerini, è di “rinnovare l’attenzione verso il ceto medio produttivo, nerbo del nostro territorio, con cui negli ultimi tempi il dialogo si è interrotto. Noi vogliamo riaprirlo”. Il progetto parte da Bologna per allargarsi a tutto il Paese. Sotto le Due Torri, osserva Sangalli, c’è un’impresa ogni dieci abitanti e l’85% di queste aderisce a qualche realtà associativa: “per queste sue caratteristiche di partecipazione e democrazia – garantisce il senatore – Bologna è una città-simbolo” per avviare questo percorso di innovazione e sperimentazione, ma non con una “contemplazione malinconica del passato”, ma con una nuova identità. Concretamente, Bologna può diventare “la prima città metropolitana” in Italia che assume le indicazioni europee a favore delle piccole e medie realtà imprenditoriali. Si tratta dello ‘Small Business Act’ (SBA), un atto con cui l’Unione Europea intende favorire l’assunzione di politiche, orientamenti e comportamenti degli Stati tendenti a favorire la crescita delle PMI (vedi allegato), dalla semplificazione, alla capitalizzazione, alla normativa in tema di appalti pubblici. Giovani, precarietà, nuove tecnologie in un contesto istituzionale e amministrativo recettivo e dialogante: questi i temi che per Sangalli devono stare al centro nelle politiche del PD, un partito che ancora “non ha fatto tutti i conti” con i nodi che legano impresa e lavoro. Riflessioni, conclude il senatore, che Impresa Democratica promuoverà e di cui “abbiamo bisogno come un di un ricostituente”.
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