venerdì 4 febbraio 2011

Una firma per mandare a casa Berlusconi e il governo della destra


10 milioni di firme: questo l'obiettivo a cui punta la campagna "Berlusconi dimettiti", partita a Parma il 22 gennaio con la Conferenza delle Donne PD dell'Emilia-Romagna e realizzata grazie al contributo di centinaia di militanti del Partito, che hanno allestito banchetti e gazebo e dato vita alle diverse iniziative di piazza organizzate in tutto il Paese. Il 13 febbraio è inoltre prevista una mobilitazione nazionale delle donne, che a Bologna sarà "introdotta", il 7 febbraio, da un'iniziativa promossa dalle parlamentari PD
"Ogni firma un segno di dignità. Ogni tratto di penna la dimostrazione che c'è un'Italia che lavora e che resiste", queste le parole di Simona Lembi sulla campagna di raccolta firme. "Il Partito Democratico - prosegue la responsabile Organizzazione del PD bolognese - dà forza e gambe all'indignazione di tutti gli italiani per i quali la misura è ormai colma. In ballo non c'è la privacy di questo o quell'altro potente. Sul tavolo c'è l'onore dell'Italia, la sicurezza nazionale e la dignità delle donne. Quello che sta accadendo in questi giorni è il momento più basso della nostra Storia Patria.
Ricapitoliamo: il capo del Governo è indagato per sfruttamento della prostituzione minorile, per aver promesso denaro a ragazze minorenni in merito a (per ora solo presunti) rapporti sessuali a pagamento. Questo, in Italia, è un reato. E un reato è tale sia che sia perpetuato in camera da letto sia che avvenga in un giardinetto pubblico. Avuta notizia di reato, la magistratura ha chiesto di indagare. Ha applicato le leggi che si applicherebbero a qualunque cittadino e, come ha ben ricordato il Presidente Napolitano, ogni cittadino ha, nel processo, il giusto momento per difendersi e vedere riconosciuta la verità. Berlusconi ha ribadito che non si farà interrogare dai magistrati.
È arrivato il momento di una risposta forte, ancora più decisa e radicale di quanto avvenuto fino ad ora, perché la situazione è precipitata. Quindi partecipiamo in tanti alle manifestazioni e ai presìdi promossi in questi giorni in città.
Mandiamo a casa Berlusconi. Per noi, l'Italia è un'altra cosa".
È possibile firmare l'appello:


Lunedì 7 febbraio, a Bologna, si svolgerà l'iniziativa "Diamo voce all'altro volto dell'Italia", promossa dalla senatrice Rita Ghedini e dalle deputate Donata Lenzi e Sandra Zampa. Dalle 15 alle 18 davanti al Bar La Linea di Piazza Re Enzo verranno letti brevi testi che richiamino i temi della democrazia, dell'etica, della legalità e dei valori costituzionali.
Per partecipare - leggendo il brano che ognuno intenda proporre alla riflessione comune - è necessario iscriversi all'indirizzoletturacontinua@gmail.com indicando nome, cognome, indirizzo di posta elettronica, eventuale numero di cellulare e il testo scelto. Il tempo della lettura sarà di tre minuti.
A margine dell'iniziativa sarà possibile firmare l'appello "Berlusconi dimettiti".
"Care amiche e cari amici - hanno dichiarato le tre parlamentari - diamo voce alla nostra indignazione. L'immagine dell'Italia nel mondo è quotidianamente ferita da atti e comportamenti che non risparmiano né le nostre Istituzioni democratiche, né i valori costituzionali, né i sentimenti di un intero popolo. E' tempo che Berlusconi prenda atto che la maggioranza degli italiani non è come lui, non la pensa come lui e non si sente rappresentata da lui".
Domenica 13 febbraio appuntamento in tutte le città d'Italia per una grande manifestazione delle donne - ovviamente aperta anche agli uomini - in difesa della loro dignità e per invocare le dimissioni del presidente del Consiglio. La parola d'ordine è "se non ora, quando?", a dire che è tempo di ribellarsi allo svilimento pubblico della figura femminile che viene consumato ogni giorno, nelle televisioni e sui giornali.

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